#ReadChristie2024 | Miss Marple: I tredici problemi e i nuovi dodici misteri

Durante questo lungo ponte a cavallo di aprile e maggio, usciamo dal nostro letargo leggero per ritornare a parlare dell’argomento che forse più ci appassiona, ovvero la lettura del mese della #ReadChristie2024.

Dopo un trimestre dedicato alle opere scritte da Agatha Christie negli anni ’20 (abbiamo letto L’assassinio di Roger Ackroyd, L’uomo vestito di marrone e Hercule Poirot indaga) passiamo invece a una nuova tappa che ci accompagnerà nei mesi di aprile, maggio e giugno, ovvero le storie ambientate (o scritte) negli anni ’30.

Per il mese di aprile abbiamo deciso di leggere Miss Marple e i Tredici Problemi, raccolta pubblicata in inglese con il titolo Miss Marple and the Thirteen Problems nel 1932 nella serie del Collins Crime Club. In realtà i racconti di questa collettanea sono apparsi a puntate a partire dal 1927 su diversi giornali, dal Nash’s Pall Mall Magazine al The Royal Magazine, con il vero e proprio debutto di Miss Marple, mentre il primo romanzo è uscito soltanto nel 1930: Murder at the Vicarage, La morte nel villaggio.

Ormai alle spalle i fasti dei Roaring Twenties, gli anni ruggenti dell’immediato dopoguerra, si iniziano a scorgere i primi segnali di quello che sarà un nuovo conflitto europeo (e mondiale). La guerra per mettere fine a tutte le guerre non è servita da deterrente. Agatha Christie stessa nella sua autobiografia accenna a questo fatto.

Nella raccolta di racconti dedicata a Miss Marple, questa preoccupazione per un imminente conflitto è assente. L’atmosfera è ancora quella di un cozy crime mystery, assolutamente confortante. E qui entra in scena l’anziana investigatrice, che per alcune persone è tanto tenera e carina, e che in realtà nelle sue prime apparizioni, ha un che di acido e altero.

Miss Marple portava un abito di broccato nero molto attillato in vita. Lungo il corpetto scendeva una cascata di pizzo di Mechlin. Sulle mani aveva mezzi guanti di pizzo nero, e una cuffietta, anch’essa di pizzo nero, era posata sulla massa raccolta di capelli candidi come neve. Stava lavorando a maglia… qualcosa di bianco, di soffice e di lanuginoso. Gli sbiaditi occhi azzurri, benevoli e gentili, osservavano con sereno compiacimento il nipote e gli ospiti di quest’ultimo.

Miss Marple e i tredici problemi, Mondadori, tr. di Lydia Lax

Le premesse di questa prima raccolta sono molto semplici: ogni martedì, un gruppo di personaggi che hanno a che fare con Miss Marple, si ritrova per discutere di misteri e casi irrisolti, cercando una soluzione. Un po’ Sherlock Holmes, un po’ Club dei vedovi neri di Asimov, oltre a Vecchio nell’angolo della Baronessa Orczy. Superati i primi sei racconti, i personaggi cambiano: a fare da sfondo è la cena organizzata dai Bantry, che invitano Jane Marple dietro suggerimento di sir Henry Clithering.

Non ce ne voglia Monsieur Poirot, ma Miss Marple è molto più compatibile con la forma racconto rispetto all’investigatore belga. Anche se un po’ datati, i famosi tredici problemi funzionano come veri e proprio enigmi sottoposti al lettore, che ha davanti a sé quasi tutti gli indizi necessari a risolvere i casi da solo. In più, il fatto che Miss Marple riesca a collegare qualsiasi circostanza si trovi di fronte con avvenimenti simili nel villaggio di St. Mary Mead, rende tutto ancora più appetitoso grazie a un sano tocco di gossip.

Nei racconti emerge chiaramente quello che Agatha Christie pensa della natura umana: niente è come sembra e non importa l’ambiente in cui una persona cresce o vive, perché l’essere umano è sempre umano in ogni condizione. Agirà secondo la propria natura, sia che si trovi in una grande città sia che viva in un piccolo centro abitato come St. Mary Mead.

Miss Marple è talmente iconica da essere riuscita ad arrivare ai giorni nostri senza una crepa, perfettamente impressa nell’immaginario collettivo. Non a caso, un paio di anni fa, grazie all’Agatha Christie Limited e alle penne di dodici scrittrici, è tornata al lavoro nella raccolta Marple, dodici nuovi misteri.

Ciascun racconto è firmato da un’autrice diversa, tutte frequentatrici abituali del genere: Naomi Alderman, Leigh Bardugo, Alyssa Cole, Lucy Foley, Elly Griffiths, Natalie Haynes, Jean Kwok, Val McDermid, Karen M. McManus, Dreda Say Mitchell, Kate Mosse, Ruth Ware.

Non dev’essere stato semplice vestire i panni della Regina del giallo per far “resuscitare” uno dei suoi personaggi più amati di sempre, ma possiamo dire che l’esperimento è ben riuscito, forse anche meglio dei primi romanzi di Sophie Hannah con protagonista Hercule Poirot. In queste nuove avventure Miss Marple viene chiamata in causa non solo nel suo villaggio ma anche all’estero, da New York a Hong Kong.

Alcune storie sono molto ben riuscite (Il male nei posti piccoli di Lucy Foley, Il Natale di Miss Marple di Ruth Ware, L’imperatrice di Giada di Jean Kwok), altre scricchiolano un po’ mentre alcune, siamo sicuri, faranno parlare e non poco (La scomparsa di Leigh Bardugo). Vi consigliamo caldamente la lettura di questa raccolta di “apocrifi”, non ve ne pentirete.

Miss Marple, dall’alto dei suoi 96 anni e più, continua ancora oggi ad ammaliare chi legge le sue avventure, e siamo sicuri che lo farà per ancora molti anni a venire.

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