#ReadChristie2024: Hercule Poirot indaga, una storia lunga una vita

Con la #ReadChristie2024 l’attenzione è tutta per le decadi, l’anno in cui le storie della scrittrice di gialli più famosa al mondo sono state scritte. Se con la prima tappa della challenge abbiamo ripreso in mano l’assai celebre L’assassinio di Roger Ackroyd, con la seconda tappa abbiamo fatto un’inversione a u e letto Hercule Poirot indaga, una raccolta di undici racconti ben poco nota al grande pubblico.

Poirot Investigates viene pubblicato in Inghilterra nel lontano 1924, ma i singoli racconti che compongono questo volume sono apparsi in precedenza, durante gli anni Venti, su svariate riviste, prima fra tutte il The Sketch. La nascita della raccolta è una fortunata idea di Agatha Christie: quando la donna viene contattata da Bodley Head, che le offre di accogliere in catalogo il suo primo romanzo, Poirot a Styles Court, l’aspirante scrittrice si fa prendere dall’entusiasmo e firma un contratto a lei completamente sfavorevole. L’editore la vincola alla pubblicazione di cinque romanzi, e i compensi previsti sono, manco a dirlo, irrisori.

Christie però impara i trucchi del mestiere piuttosto rapidamente e, per assolvere ai propri doveri contrattuali col minimo sforzo e la massima resa, sceglie di selezionare alcuni racconti e di raccoglierli sotto il cappello di Hercule Poirot indaga. Ecco uno dei cinque romanzi che è tenuta a pubblicare, niente di più facile!

Nel variopinto ventaglio di storie che fanno parte di questo breve volume, Poirot è sempre al fianco del fedele amico Hastings, che fa un resoconto dettagliato di alcuni bizzarri casi che il detective belga si trova a dover risolvere. I racconti sono un compendio piuttosto vivace di quelli che diventeranno nel tempo i manierismi di Hercule Poirot: dai baffoni maestosi all’ossessione per la simmetria, dall’enfasi per le piccole cellule grigie all’amore per la cioccolata. Ne emerge un investigatore unico nel suo genere, molto distante dal personaggio serioso e cocainomane di Sherlock Holmes.

L’aspetto più sfortunato della raccolta, in parte dovuto alla brevità di questa particolare forma letteraria, in parte alla qualità acerba della scrittura, è la mancanza di coesione tipica delle storie di Agatha Christie. In più, complice la difficoltà di far stare un giallo fatto e finito dentro poche pagine, il finale è spesso decisamente affrettato e sbrigativo.

È molto interessante invece, soprattutto per chi dell’opera christiana vuole avere una visione completa, confrontare questi primi componimenti letterari con la produzione successiva. A quel punto risulterà subito evidente che tutti i temi tanto cari alla scrittrice sono già presenti qui, in queste undici storie. Esiste evidentemente un germe di quella che sarà la passione per le civiltà antiche e l’archeologia, la curiosità per generi diversi dal giallo, nella fattispecie lo spionaggio, per rapimenti, furti e brutali omicidi. Christie prende a piene mani dalla propria esperienza personale, raccontando di un’Inghilterra sconvolta dal primo conflitto mondiale, e si lascia trascinare dalla vivace attenzione per il mondo esterno – fanno capolino un nobile italiano e una famosissima diva del cinema. Non si può negare una certa vena sperimentale, sintomo di un’intelligenza viva e attenta.

Nel complesso, Hercule Poirot indaga non è una delle opere migliori che Christie abbia mai scritto. E sicuramente i racconti della raccolta impallidiscono di fronte a Tre topolini ciechi o a Testimone d’accusa. Ma è un caso studio di quella che sarà poi l’intera produzione della scrittrice, uno spiraglio su una mente brillante, quella della donna più letta di tutti i tempi.

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