Di recente ho deciso di colmare una mostruosa lacuna nella mia cultura seriale. Twin Peaks. Avete sentito bene, proprio Twin Peaks. Non avevo mai visto la serie tv di culto che è andata in onda tra il 1990 e il 1991, in due stagioni. L’uscita del revival ha costituito fonte di spunto e, incuriosito dalla storia e conscio della reputazione che la serie si portava dietro, mi sono messo a guardare le serie classiche. Si è trattato di un lungo percorso che ha visto la luce pochi giorni fa, principalmente per il fatto che l’ho guardato insieme a mia sorella e trovare un momento libero per entrambi è risultata impresa di tutto rispetto. Ci siamo quasi sempre trovati di fronte al computer di sera, contribuendo così all’atmosfera spooky e misteriosa dell’opera di Lynch.
Per quei pochi bimbi sperduti che, come me, non sapevano bene che cosa fosse Twin Peaks vi faccio un riassunto. La serie ruota attorno al ritrovamento del cadavere di una ragazzina, Laura Palmer, assassinata e abbandonata in un bozzolo di plastica. Da lì in poi ne deriva una lunga e ardimentosa investigazione portata avanti da un agente dell’FBI, Dale Cooper, insieme a un gruppo di cittadini della comunità di Twin Peaks. Personaggi perlopiù eccentrici o, se non altro, misteriosi. Sì, perchè la cittadina, che a una prima vista può apparire come un luogo paradisiaco e di grande quiete, nasconde una quantità inverosimile di segreti. L’investigazione porterà alla luce fatti di difficile comprensione per la mente umana e coinvolgerà tutti gli abitanti del posto, praticamente nessuno escluso.
La prima serie mi ha tenuto incollato fino all’ultimo episodio. La storia mi ha ricordato per certi versi X-Files e i migliori telefilm degli anni ’90. Si è trattato di una lunga parata di colpi di scena più o meno prevedibili ma la serie riesce a costruire un sano senso di tensione nello spettatore. Non ho potuto fare a meno di innamorarmene. Nei pochi casi in cui mi sono sparato tre-quattro episodi in una volta sola, devo ammettere di aver fatto un po’ fatica a mantenere l’attenzione. Il formato di ciascun singolo episodio è forse più godibile gustato a distanza.
Il personaggio che più mi ha affascinato e le cui scene aspettavo con più trepidazione è Audrey Horne, interpretata dall’attrice Sherilyn Fenn. Un personaggio carismatico e forse, almeno a mio parere, il più sveglio della compagnia. Ho tifato tantissimo la coppia Dale e Audrey ma purtroppo questa gioia non mi è stata concessa.
Anche la colonna sonora mi ha rapito. La musica ha un ruolo fondamentale nella serie, tant’è che occupa uno spazio temporale non indifferente nei vari episodi, novità nel panorama della serialità di quegli anni.
La seconda stagione è stata decisamente più lenta e più faticosa. Rivelare il segreto dell’identità dell’assassino è stata una scelta discutibile e sono d’accordo con quello che diceva Lynch, rivelando il segreto principale della storia si è tagliato l’albero che teneva in piedi tutti gli altri misteri. Infatti, ai tempi, gli ascolti nella seconda metà della seconda serie sono calati inesorabilmente. Tant’è che al termine della serie televisiva si è optato per la cancellazione. David Lynch, giustamente a mio parere, ha accettato di dirigere la terza stagione solo a patto che potesse agire liberamente, a suo piacimento.
Nel complesso Twin Peaks mi è piaciuta molto e anche il plot twist finale mi ha lasciato a bocca aperta. Posso solo lontanamente immaginare in quale stato confusionale siano rimasti i fan per tutti questi anni. Per fortuna è stata concessa una nuova vita a questa serie, serie che ha segnato la vita di molti giovani e meno giovani degli anni ’90.
E ricordate, i gufi non sono quello che sembrano!
-Davide
Ho lasciato il primo episodio a metà, devo dire che mi stava già annoiando! Dici che dovrei riprovarci?
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Secondo me ne vale la pena. Il dipanarsi delle vicende è un po’ lento, ma è un tratto tipico delle serie tv anni ’90. Se riesci a superare i primi episodi non rimarrai delusa!
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Pensa che io non l’ho mai vista benché fossi, diciamo, giovane nel periodo giusto 😀
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Spero tu ti sia goduto il viaggio… che tu sia rimasto incollato a sedere nella red room con Laura e Dale…
😉
Se vuoi completare l’opera, vediti il film, che sono i fatti precedenti l’inizio della serie… “Fuoco cammina con me”.
Ciao, buona visione e poi mi saprai dire 🙂
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Grazie per i consigli, lo farò sicuramente 😀
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