Una storia lunga settant’anni

In attesa della proclamazione del vincitore del Premio Strega, che avverrà stasera, mi piaceva l’idea di ripassare un po’ la storia della nascita del premio e di quello che ha significato per la letteratura italiana.

Da piccolo, quando ne sentivo parlare, nella mia mente balenavano sempre immagini di fattucchiere col cappello nero e sgualcito a cavallo di scope volanti. Ovviamente non ha nulla a che fare con il mondo della magia. Nasce invece in un salotto letterario, quello di Goffredo e Maria Bellonci, dove avevano luogo delle vere e proprie riunioni insieme agli “Amici della Domenica“. Tra gli amici dei Bellonci vi era la famiglia Alberti, ai tempi rappresentata dalla persona di Guido Alberti, che produceva il noto liquore dal nome di Strega. Così, quando nel 1947 Maria Bellonci manifestò l’intenzione di partecipare alla rinascita culturale italiana del primo dopoguerra nella forma di un premio letterario che fosse democratico e coinvolgesse gli amici del suo salotto, diede al premio stesso il nome del liquore, in onore degli Alberti, che si proposero come mecenati.

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La giuria era composta proprio dagli “Amici della Domenica” che, nel 1947, erano centosettanta, per poi arrivare ai quattrocento di oggi. A questo gruppo di persone appartenevano giornalisti, scrittori e artisti che gravitavano attorno alla famiglia Bellonci e che già nel 1944 si incontravano la domenica pomeriggio per discutere delle incertezze del mondo letterario italiano dell’epoca. Al momento dell’istituzione della giuria, Maria Bellonci decise che tutti gli appartenenti al gruppo avrebbero avuto diritto al voto. E così è stato fino a oggi. Sul sito della Fondazione Bellonci si può trovare un Annuario dei letterati che hanno fatto parte della giuria, tantissimi sono i nomi di insigni personaggi del panorama culturale italiano della seconda metà del Secolo Breve e di oggi.

Ogni anno  questi “amici” si riuniscono e decidono in due votazioni successive, una nella metà di giugno e la seconda la prima settimana di luglio, il vincitore. I candidati al premio vengono scelti all’interno del bacino della narrativa italiana con libri che siano stati pubblicati in prima edizione tra il primo aprile dell’anno precedente e il 31 marzo dell’anno in corso. I libri che vengono candidati sono proposti con una lettera motivazionale da due “Amici della Domenica“, insieme a una scheda critica del testo in questione. Il tutto viene fatto con il consenso dell’autore, ovviamente. Di recente a questa giuria è stato affiancato un gruppo di sessanta lettori forti e quindici voti collettivi di scuole e altre istituzioni culturali italiane, anche all’estero.

A coordinare l’evento è il Comitato direttivo che raccoglie le copie delle opere candidate e, di anno in anno, si occupa di integrare e modificare secondo le necessità la giuria. Non è mai successo e non è cosa troppo nota ma, nel caso in cui due opere raggiungano la stessa quantità di voti, la vittoria viene data in ex aequo.

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Oggi il Premio Strega ha superato una cifra importante, la settantesima edizione, ed è stato affiancato da altre realtà come il Premio Strega Giovani, vinto quest’anno da Paolo Cognetti e le sue Otto montagne, il Premio Strega Europeo, il cui vincitore è stato annunciato soltanto ieri sera (Jenny Erpenbeck con il suo Voci del verbo andare, edito da Sellerio), e il Premio Strega Ragazzi. I cinque candidati di quest’anno, come ormai ben saprete, sono, oltre a Paolo Cognetti, Wanda Marasco con La compagnia delle anime finte, Teresa Ciabatti con La più amata, Matteo Nucci con È giusto obbedire alla notte, e infine Alberto Rollo con Un’educazione milanese.

Se volete scoprire chi sarà il vincitore in diretta, e sarà una bella sfida, potete accendere il vostro televisore su Rai 3, a partire dalle 23. E allora, appuntamento a stasera!

-Davide

 

Le foto sono di ©Fondazione Bellonci

 

 

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