Forse sembrerà una formula già vista, ma ci sembra incredibile come questo dicembre sia arrivato così in fretta. Solo dodici mesi fa cominciavamo questa nuova edizione (ma è ancora nuova, dopo tutto questo tempo?) della #ReadChristie2022 insieme a Istantanea di un libro e alle Sister’s Books, ed ora eccoci qui con l’ultima tappa di questo cammino attraverso le storie della Regina del giallo. Cosa richiedeva la consegna del mese di dicembre? Secondo l’account ufficiale dell’Agatha Christie Ltd. bisognava leggere una storia che avesse a che fare con dei gioielli. Ci sono montagne di racconti che hanno per protagonisti i gioielli, rubati, trafugati, nascosti, ma vista la stagione ci è sembrata una scelta obbligata la lettura di Il Natale di Poirot.
Conosciuto con il titolo originale di Hercule Poirot’s Christmas, Il Natale di Poirot è forse l’esempio più canonico di giallo all’inglese della Golden Age of Crime Fiction: una dimora di campagna, Gorston Hall, una famiglia disfunzionale e abbastanza strana, la famiglia Lee, un esercito di camerieri, maggiordomi e domestiche, ma soprattutto un omicidio all’apparenza impossibile: un delitto in una camera chiusa a chiave.
Pubblicato nel 1938 nel Regno Unito, Il Natale di Poirot vede protagonista la famiglia tentacolare di Simeon Lee (in alcune traduzioni italiane si chiama Simon), uomo ormai molto anziano che ha vissuto la sua vita senza curarsi troppo degli altri, un po’ come Ebenezer Scrooge del Canto di Natale. Vedovo, passa le sue giornate su una poltrona davanti al camino del suo studio, alzandosi faticosamente solo per andare a vedere e ad accarezzare i diamanti non tagliati che conserva nella sua cassaforte, diamanti che per lui sono l’unica fonte di gioia.
Lee non è un uomo che prova grande affetto per la prole, anzi. I suoi figli lo sopportano soltanto perché è lui a mantenerli, con alcune rendite. Gli equilibri si rompono quando il vecchio Simeon Lee decide di invitare tutti quanti a Gorston Hall, per festeggiare un Natale in grande. Arrivano quindi alla dimora, dove insieme al patriarca vive uno dei suo figli, Alfred, con la moglie Lydia, George Lee e Magdalene (in alcune traduzioni Maud), David Lee e Hilda. Le coppie non lo sanno ma arriveranno anche il figliol prodigo Harry, fuggito anni prima dopo alcuni screzi con il pater familias, e Pilar Estravados, figlia di Jennifer, a sua volta figlia di Simeon Lee. Si aggiunge al gruppo un certo Stephen Farr, che si presenta come il figlio di un collega di Simeon Lee dei tempi del Sud Africa.
Gìà dall’elenco dei personaggi si capisce che tipo di tempesta sta per abbattersi su Gorston Hall. Ci viene in aiuto una citazione di Hercule Poirot, che verrà chiamato solo a fatto, pardon, omicidio compiuto, a indagare sulla morte del vecchio Simeon Lee:
A Natale predomina uno spirito di buona volontà. Come dite voi, è d’obbligo. […] Persone che “non provano niente” l’una per l’altra, si sforzano di “mostrarsi piene di affetto”… A Natale, per me, c’è solo una grande “ipocrisia”, un’ipocrisia onorevole, un’ipocrisia pour le bon motif, c’est entendu, ma comunque ipocrisia. […] Il fingersi più premuroso, più indulgente, più gentile e nobile di quanto si sia in realtà, prima o poi finisce col far sì che la persona si comporti in modo più indisponente, più antipatico e, in definitiva, più aggressivo di quanto essa sia veramente. Se sbarrate il flusso del comportamento naturale, prima o poi, mon ami, la diga crollerà provocando un cataclisma.
Come sappiamo, Hercule Poirot non sbaglia mai. Dopo cena, la sera della vigilia di Natale, gli invitati vengono sorpresi da un urlo disumano, seguito da un gran fracasso, che sembra provenire dalla stanza di Simeon Lee. Quando accorrono alla porta della stanza del padre, questa è chiusa a chiave. Dopo averla sfondata, davanti a loro si presenta una scena raccapricciante. Simeon Lee, con la gola tagliata, è riverso sul pavimento in una pozza di sangue. Il resto della stanza è sottosopra, come a seguito di una colluttazione. Le finestre sono serrate, solo una è socchiusa, per cui nessuno sarebbe potuto entrare e uscire da lì. Com’è possibile quindi che Simeon Lee, il vecchio patriarca, sia stato ucciso?
Le indagini vengono condotte dal sovrintendente Sugden e dal colonnello Jhonson. Quest’ultimo, guarda caso, stava ospitando Poirot per Natale e l’ometto baffuto, senza battere ciglio, si mette a disposizione della polizia e della famiglia Lee.
Oltre al mistero della camera chiusa, che scopriremo subito esser stata chiusa dall’esterno, facendo girare la chiave con delle pinze, parte del puzzle è la scomparsa dei diamanti di Simeon i quali sembrano essere stati trafugati. Sulla scena del delitto non ci sono prove, se non un piccolo pezzetto di gomma rosa e un turacciolo in legno.
Si tratta di un giallo pensato con astuzia, non soltanto nella sua soluzione, ingegnosa ma non incredibile, ma soprattutto nel modo in cui Christie riesce a predisporre sotto il naso dei suoi lettori tutti gli indizi di cui si ha bisogno per risolvere il caso. Più di una volta Poirot ci ha intimato, nelle sue avventure, di non piegarci a terra per cercare il mozzicone di sigaretta, ed è lo stesso anche in questo caso. Il romanzo è diviso secondo la scansione temporale dei giorni festivi, e mano mano che si va avanti con la lettura si scoprono sempre più dettagli riguardanti i membri della famiglia, le loro relazioni, le loro paure, le loro emozioni. State ben attenti a ciò che viene detto, ma soprattutto a come viene detto!
A noi questo romanzo è piaciuto particolarmente, forse è d’aiuto anche il periodo dell’anno, ma anche fuori stagione Il Natale di Poirot rimane un piccolo capolavoro del genere, un’ottima lettura per concludere questa edizione della #ReadChristie2022.
Per festeggiare quest’anno, sempre con Chiara, Laura e Sara, abbiamo organizzato un quiz a tema christiano! Il 20 dicembre alle 21.15 giocheremo insieme ai membri del gruppo telegram dedicato alla challenge, e sempre insieme ripercorreremo le sei letture che ci hanno accompagnati negli ultimi mesi e discuteremo del libro di dicembre! Se vuoi essere dei nostri ti basta cliccare a questo link ed entrare a far parte del gruppo telegram.
Grazie a chi ci ha seguito durante questi dodici mesi all’insegna del giallo. Rimanete su queste pagine per informazioni sul prossimo!