Nella staticità di questi giorni i nostri ricordi ci riportano a questo inverno. L’aria di novembre era molto più fredda di quella che ci ha accolti a ottobre, ma a scaldarci per fortuna ci sono stati gli eventi di Aspettando il Salone. La rassegna ha portato a Torino grandi autori da tutto il mondo e uno di questi, André Aciman, ha presentato al Circolo dei lettori il seguito-non seguito di uno dei romanzi più amati degli ultimi tempi. Il libro di cui stiamo parlando è Chiamami col tuo nome, portato all’attenzione del vasto pubblico dal film di Luca Guadagnino, e il seguito-non seguito è Cercami. Entrambi i romanzi sono pubblicati dalla casa editrice Guanda nella traduzione di Valeria Bastia.
Cercami non è un sequel di Chiamami col tuo nome per svariati motivi, due in particolare. Innanzitutto non è soltanto la storia di Oliver ed Elio. Il romanzo è infatti diviso in quattro sezioni, una dedicata al padre di Elio, Samuel, e al suo predestinato incontro in treno con Miranda, una dedicata alla dolce storia d’amore tra Elio e Michel, una dedicata ai goffi tentativi di seduzione di Oliver e l’ultima che unisce il filo narrativo dei due amanti perduti. E poi, l’altro motivo è che Cercami è la storia di Elio senza Oliver e di Oliver senza Elio. I due ragazzi in vent’anni sono cambiati, non sono più le stesse persone. È possibile che i loro sentimenti siano rimasti immutati?

La sezione dedicata a Elio è particolarmente intensa. Elio è maturato, a differenza di Oliver, i suoi sentimenti sono più complessi e benché senta un sussurro, un legame che lo unisce a Oliver e che sfida il tempo – un “Cercami” che è anche un “Trovami, vienimi a prendere” – incontra Michel e instaura con lui un rapporto profondo, maturo, più equilibrato nella distribuzione ragione e sentimento. La potenza evocativa e ricercata del linguaggio di Aciman sono indiscutibili. Soprattutto in questa parte. Una delle domande che al termine della lettura più ci assilla riguarda il passato di Michel. Chissà se Aciman ha intenzione di approfondire meglio questo personaggio.
Il rapporto tra Samuel e Miranda invece, sembra un po’ una versione accelerata della storia d’amore tra Oliver e Elio. La scena della seduzione fra i due, quella che fa da incipit al romanzo e che si svolge su un treno, è una delle scene di seduzione più belle della letteratura, per fare eco alle parole di Nicola Lagioia, che ha moderato l’incontro con Aciman al Circolo dei lettori. L’elemento di debolezza di questa sezione e anche delle altre, esclusa quella di Elio, è la riproposizione delle tematiche care ad Aciman, come il tempo, la distanza e gli amanti afflitti da un destino crudele. Per certi versi in queste sezioni si assiste un po’ a una riscrittura in chiave meno ossessiva di Chiamami col tuo nome, dove più che l’amore, era l’ossessione di Elio per Oliver a farla da padrona.
Nel complesso, forse Cercami è un’opera più matura e pensata ma rimane quell’alone di staticità che permea in particolar modo Oliver, che non sembra realmente capace di farsi carico dell’esperienza pregressa, seppur profondamente innamorato di Elio. Nell’armonia del romanzo c’è qualcosa di leggermente stonato ma Aciman rimane un maestro della parola scritta e della narrazione dei sentimenti.
-Davide
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