È estate e l’estate, si sa, è la stagione delle grandi letture. Davide vi ha dato degli ottimi suggerimenti sui libri da mettere in valigia, io invece vorrei andare un po’ controcorrente e consigliarvi un film per queste afose serate. È un film duro, pieno di dolore ma anche di inaspettati picchi di tenerezza e se avrete voglia di dargli una possibilità, vedrete che ne varrà la pena.
Sto parlando di This Is England, diretto da Shane Meadows ormai ben undici anni fa. Il film è stato presentato al Toronto International Film Festival e al Festival di Roma nel 2006 ma ha fatto la sua (breve) apparizione nelle sale italiane solo nel 2011.
La storia si svolge nell’arco dell’estate 1983. L’Inghilterra è stretta nel pugno di ferro di Margaret Thatcher e fa i conti con i caduti della guerra nelle Falkland. Shaun ha dodici anni e vive con sua madre nella periferia di una non precisata città inglese, suo padre è morto in guerra e lui, preso di mira dai compagni di scuola e senza amici, è alla disperata ricerca del suo posto nel mondo. Sembra trovarlo quando si imbatte in una gang di skinhead dall’aspetto minaccioso e dal cuore tenero. Woody, il leader del gruppo, prova immediata simpatia per quel triste ragazzino, diventa per lui una sorta di fratello maggiore e gli regala ciò che desidera più di ogni altra cosa al mondo: degli amici. Tra innocue scorribande, primi amori e primi Dr Martens, la vita comincia a sorridere a Shaun. Almeno fino all’arrivo di Combo, amico di Woody reduce da tre anni di prigione. Combo non è più la persona che Woody conosceva, la prigione l’ha reso una preda facile di ideologie naziste e razziste estranee alla vera cultura skinhead. Woody non ci pensa due volte a prendere le distanze, ma non Shaun. Shaun, giovane e vulnerabile, vede nei velenosi ideali nazionalisti di Combo un modo per rendere omaggio alla memoria del padre. Comincia così un viaggio nell’odio e nella violenza che costringerà Shaun a guardare il male dritto negli occhi.
A rendere davvero speciale questo film è lo sguardo limpido di Shane Meadows. Il regista ci racconta l’Inghilterra in cui è cresciuto, ci racconta la violenza che, per sua stessa ammissione, ha toccato con mano. E proprio per questo Meadows non può (e non vuole) ergersi a giudice dei suoi personaggi e non riesce nascondere il moto di tenerezza che prova per ognuno di loro, anche per il più spietato. Sono vittime di un tempo difficile, vittime del degrado e dell’ignoranza, ragazzi che cercano un modo per sopravvivere in un paese che sembra essersi dimenticato di loro. Alcuni si salveranno, altri no. Perché è così che va la vita. This Is England non è solo la storia dell’Inghilterra thatcheriana, è la storia universale e sempre attuale delle origini dell’odio e della violenza.
Grazie anche ad un cast di una bravura eccezionale (Stephen Graham, Thomas Turgoose e Joseph Gilgun su tutti) e a un’ottima colonna sonora, This is England si è guadagnato in pochissimo tempo e a pieno diritto l’etichetta di film cult, tanto che Shane Meadows ha ripreso il racconto delle vite di Shaun, Woody e Combo in ben tre miniserie: This Is England 86, This Is England 88 e This Is England 90. Inutile che vi dica che siamo di nuovo di fronte a tre prodotti di altissima qualità che insieme al film compongono uno dei più autentici e sentiti ritratti generazionali del cinema moderno.
Fate un salto nell’Inghilterra di Shane Meadows: ci saranno lacrime, ci saranno risate e ci sarà tanta bella musica. Non ve ne pentirete.
-Federica
Film davvero spettacolare👏
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