Giugno è stato un mese straordinariamente pieno di eventi e di emozioni e, a nostro malincuore, volge al termine. Questo però vuol dire che porta con sé, oltre a una traccia di malinconia, una nuova tappa della #ReadChristie2023! Il tema di questa tappa prevedeva la lettura di una storia che avesse a che fare con un omicidio perpetrato tramite un’arma da fuoco, una pistola. In via del tutto eccezionale abbiamo affrontato due letture contemporaneamente: Assassinio allo specchio, che abbiamo letto insieme alle ragazze e ai ragazzi del gruppo Telegram, e Giochi di prestigio, la lettura del mese del profilo ufficiale Agatha Christie Limited.
Giochi di prestigio esce nel Regno Unito, con il titolo They Do It with Mirrors, nel 1952, dopo essere stato serializzato soltanto sei mesi prima. Non è il primo romanzo a uscire in quell’anno. Lo ha preceduto Fermate il boia, che figurava la prorompente accoppiata Hercule Poirot e Ariadne Oliver. Questo nuovo libro, tuttavia, segna il ritorno di un altro amatissimo personaggio: Miss Marple.
L’anziana signorina di St. Mary Mead sta parlando con una vecchia amica, Ruth Van Rydock, quando quest’ultima le riferisce alcune preoccupazioni riguardanti la sorella. Carrie Louise, che come Ruth ha avuto un discreto numero di matrimoni, è al momento a Stonygates, una struttura riabilitativa in cui giovani delinquenti – come vengono definiti durante tutto il romanzo – vengono reintegrati nella società. Carrie Louise vive lì insieme a Lewis Serrocold e guarda con occhio benevolo all’opera filantropica del marito. Ruth è sicura che qualcosa non vada e che la vita di Carrie Louise sia in qualche modo in pericolo. Miss Marple, sempre pronta a dare credito al valore delle intuizioni, accetta di buon grado di infiltrarsi a Stonygates con la scusa di passare del tempo con Carrie Louise e di ovviare a inesistenti problemi economici. È così che si trova in mezzo alla numerosa famiglia della sua vecchia amica: Gina, Walter, Mildred, Christian, Alexis, Stephen, Lewis. Figli naturali, figliastri, nipoti… la ricetta perfetta per un omicidio in famiglia.
L’elemento di maggior spicco è indubbiamente la particolare struttura che fa da sfondo alla vicenda. Stonygates è una sorta di casa di recupero per giovani delinquenti, dove i ragazzi possono esprimersi liberamente attraverso l’arte e ritrovare il proprio «posto» nella società. La struttura è interamente gestita dal marito di Carrie Louise, Lewis Serrocold, e si tratta in buona sostanza di un’opera di filantropismo. E centrale alla storia è proprio il valore che effettivamente il filantropismo comporta. Non possiamo dirlo con certezza, ma possiamo immaginare che Miss Marple si faccia portavoce di quella che era l’opinione corrente del pubblico dell’epoca: a personaggi come l’anziana signorina e l’ispettore Curry, la riabilitazione di ex criminali non sembra un’operazione particolarmente utile né fruttuosa. Per loro, solo chi è capace di sollevarsi dalle difficoltà e raggiungere il «successo» merita davvero un aiuto concreto. Oggi potremmo riassumere queste affermazioni antiquate con una sola frase, «È il capitalismo, bellezza!».
Ciò detto, Giochi di prestigio è un romanzo la cui idea di fondo, il trucco di chi uccide, è semplicemente brillante. E il lettore ha una concreta possibilità di scoprire movente, colpevole e mezzo adottato per compiere il misfatto. C’è da aggiungere che si tratta di una storia divertente e ben scritta che, pur rimanendo figlia della sua epoca, è capace di intrattenere.
Altra nota di merito è sicuramente – e sappiamo che questo farà molto piacere a molte persone – la presenza costante di Miss Marple dall’inizio alla fine della storia. Chi legge Agatha Christie sa che questa possibilità non è sempre pronta a concretizzarsi. Molto spesso Poirot e Miss Marple fanno la loro comparsa a metà, o addirittura verso le ultime pagine del libro. Qui però Miss Marple c’è ed è astuta e maliziosa come non mai.
A testimoniare la vitalità del romanzo sono i numerosi adattamenti prodotti nel corso degli anni. Nessuno è particolarmente fedele all’opera originale, tuttavia va segnalato, per la creatività e la presenza dirompente di Margaret «Miss Marple» Rutherford, Assassinio a bordo – Murder Ahoy!, 1964. Nel film, i giovani delinquenti non si trovano in una vecchia magione vittoriana bensì sulla nave Battledore. Storia e personaggi, manco a dirlo, prendono una piega completamente diversa dal libro.
Giochi di prestigio è un titolo perfetto per una storia come questa. Come nell’espressione inglese «they do it with mirrors», che si riferisce ai trucchi messi in scena dai maghi e dagli altri professionisti dell’illusionismo, Agatha Christie inganna e abbindola chi legge senza fatica, allo stesso modo del colpevole. Sviare l’attenzione è un’arte e Christie ne è maestra.
L’altra lettura di questo mese, che abbiamo portato avanti con il Gruppo Telegram insieme a Chiara e Laura di @sisters.books e a Sara di @istantanea_di_un_libro, è stata, come anticipavamo, Assassinio allo specchio.
Anche questo titolo ha a che fare con gli specchi: The Mirror Crack’d from Side to Side, che è il titolo originale del romanzo uscito nel Regno Unito nel 1962, dieci anni esatti dopo l’uscita di Giochi di prestigio, è conosciuto in italia come Silenzio: si uccide e con il più recente titolo Assassinio allo specchio, nella traduzione di Lidia Ballanti.
Anche in questo caso è Miss Marple a investigare. Ci troviamo in una St. Mary Mead assediata dal tempo: Gossington Hall, la dimora dove vivevano Dolly Bantry e suo marito, il colonnello, è stata messa in vendita e acquistata da una celebre attrice di Hollywood, Marina Gregg. Come ogni attrice che si rispetti, organizza un ricevimento per il suo trasferimento: tutta la popolazione del piccolo villaggio (e non solo) è invitata a un party di benvenuto. Sappiamo però che invitare Miss Marple (o Poirot) da qualche parte equivale almeno a una o due morti sospette. In questo caso tocca alla povera Heater Badcock, che accusa un malore e muore poco dopo. Sembra vittima di avvelenamento, ma non il bersaglio reale dell’assassino: si scopre infatti che la povera Badcock aveva bevuto dal bicchiere di Marina Gregg, che le aveva offerto il suo drink dopo che quello della sventurata era stato rovesciato.
Perché qualcuno vuole uccidere la star hollywoodiana? Si tratta di un clash di mondi, quello super competitivo dello star system americano e quello solo apparentemente pacifico della campagna.
Come per Giochi di prestigio, anche Assassinio allo specchio gode di un’ambientazione che gioca molto con il mondo del play pretend, del mettere in scena, del teatro. Se in Giochi di prestigio Miss Marple (e il titolo stesso), fa riferimento al mondo della magia e dei prestigiatori, qui invece c’è una citazione diretta a Tennyson e alla sua Lady of Shalott.
Il mondo del teatro, dello spettacolo, si unisce alla realtà facendoci domandare: dove inizia la finzione? Dove finisce la realtà? Ma soprattutto, siamo mai davvero noi stessi o stiamo recitando una parte?
Anche per Assassinio allo specchio esiste un film celebre che non possiamo non citare: si tratta di una pellicola del 1980, con un cast a dir poco stellare. A vestire i panni di Miss Marple è un’Angela Lansbury strepitosa, mentre Marina Gregg viene interpretata da Liz Taylor. Non dimentichiamoci poi Geraldin Chaplin, Rock Hudson, Tony Curtis e Kim Novak.
Non diremo molto di più perché di Assassinio allo specchio parleremo meglio nella diretta su Google Meet di questa sera, insieme a Sara di @istantanea_di_un_libro e a Laura di @sisters.books. L’appuntamento è per le ore 21.15!
Ma c’è di più, sul profilo Instagram di Agatha Christie, @officialagathachristie, potete recuperare la discussione, in inglese, di Giochi di prestigio. Ne abbiamo parlato con persone da tutto il mondo, accomunate da un’unica passione.