Stavolta vi risparmiamo l’incipit di articolo più scontato del mese di luglio (lo state canticchiando, lo sappiamo) perché il caldo ci sta sfinendo. Per questo mese la tappa della #ReadChristie2022, che stiamo portando avanti con Chiara e Laura delle Sisters Books e Sara di Istantanea di un Libro, richiedeva la lettura di una storia che avesse a che fare con le vacanze. Visto il mese, questa volta abbiamo deciso, insieme a chi è iscritto al gruppo Telegram, di leggere un libro a piacere tra quelli consigliati. Noi due, dopo un po’, abbiamo optato per Il pericolo senza nome.
Peril at End House, come da titolo originale, è stato pubblicato nel 1932 nel Regno Unito. Arrivato in Italia già nel 1933, oggi è disponibile nella traduzione di Maria Luisa Vesentini Ottolenghi.
Poirot e Hastings si trovano in villeggiatura all’Hotel Majestic di St. Loo, cittadina della riviera inglese. I due, in terrazza a rilassarsi e a leggere il giornale, faranno la conoscenza di Nick Buckley, giovane ragazza che abita poco lontano dall’hotel: è lei la padrona della Casa Solitaria, End House in inglese, che si trova in cima al promontorio, lontana dalle altre abitazioni.
Hercule Poirot rimane sorpreso da questo incontro, specialmente quando Nick gli rivela che recentemente è stata vittima di diversi incidenti. Ma saranno solo semplici incidenti? Poirot si ripromette, dopo avere scoperto che anche durante il colloquio qualcuno ha attentato alla vita di Nick, di scoprire chi si nasconde dietro a queste azioni e, soprattutto, perché vuole morta la giovane Buckley.
Agatha Christie con Il pericolo senza nome scrive quello che potremmo definire un perfetto giallo all’inglese, con una caratteristica che spesso ritroviamo nei suoi romanzi: tutti gli indizi sono disposti in bella vista, quelli validi e le false piste. Niente è come sembra. Ancora una volta Christie maschera informazioni importanti accompagnandole ad altre del tutto fuorvianti.
A chi legge Agatha Christie da una vita, questo romanzo potrà sembrare un po’ sottotono, ma a nostro avviso è una storia troppo poco conosciuta: interessanti sono la caratterizzazione dei personaggi, la pronunciata ottusità di Hastings, la Torquay che si nasconde dietro St. Loo (che è la versione romanzata della città che ha dato i natali a Christie).
Tutto questo viene raccontato con una ironia perfettamente british e un Poirot che ancora una volta respinge certe idiosincrasie inglesi e rivendica il suo essere straniero. Anche alla fine, quando il caso sembra chiaro, state pur certi che Christie ve la farà sotto al naso.
Il pericolo senza nome è uno di quei romanzi che consigliamo a chi legge per la prima volta Agatha Christie. Capace di intrattenere anche chi non è avvezzo al genere.
Visto che per luglio non abbiamo scelto un libro del mese, ci ritroveremo in diretta lunedì 25 luglio, alle 21, per giocare su Kahoot! Insieme a Chiara, Laura e Sara, abbiamo organizzato un quiz a tema Christie: questa volta le domande verteranno sulla #ReadChristie2022. Vi aspettiamo!