#ReadChristie2019: Mary Westmacott & Agatha Christie

Settembre è il mese più importante per gli affezionati ad Agatha Christie: tra il 12 e il 15 del mese si festeggia il compleanno della scrittrice a Torquay, sua città natale, con un Festival a lei dedicato. La #ReadChristie2019 non è da meno! Settembre ci porta alla scoperta di uno dei suoi più grandi segreti: Mary Westmacott.

Nel 1930 Rosalind Christie ricevette una copia di Giant’s Bread, firmata da una certa Mary Westmacott. Un romanzo d’esordio, di un’autrice sconosciuta. Nessuno ancora sapeva che dietro il nome Mary Westmacott si nascondesse la penna di Agatha Christie.

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Agatha Christie, la persona dietro il nom de plum Mary Westmacott.

Perché utilizzare uno pseudonimo? Possiamo supporre, prendendo spunto dall’autobiografia della scrittrice, che intorno al 1930 la Christie sentisse il bisogno di esprimersi e testare le proprie capacità. Se avesse pubblicato un  romanzo fuori dai canoni avrebbe potuto attirare le ire dei lettori. O peggio, avrebbe potuto ricevere soltanto critiche positive dovute esclusivamente al nome.

Decise quindi di mettersi a tavolino e di trovare un escamotage: un cambio di identità (non era la prima volta che si spacciava per qualcun’altra). Mary era il suo secondo nome, mentre Westmacott viene da un lontano parente della sua famiglia. Nasceva così il nom de plum Mary Westmacott, e con lei il primo di sei romanzi che avrebbero esplorato l’animo più profondo di Agatha Christie.

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Prima edizione inglese di Nell & Jane.

Il primo, Giant’s Bread (in italiano NellJane), venne pubblicato nel 1930.  Il romanzo si apre con una serata alla Royal Opera House di Londra. Un musicista sconosciuto sta presentando la sua nuova opera, Il pane del gigante. La sua identità è incerta. Si dice sia Vernon Deyre, che però si credeva morto in guerra. Il romanzo procede con l’esplorazione della vita del misterioso Deyre, il rapporto con la sua famiglia, l’ossessione per la musica e per le due donne che segneranno  la sua vita.

In  Nell & Jane ritroviamo l’infanzia di Agatha Christie: la nursery viene descritta nel minimo dettaglio, all’inizio può venire qualche dubbio ma la carta da parati di cui si parla nel romanzo è la stessa della nursery di Agatha Christie, come raccontato ne La mia vita (e anche in Addio, Miss Marple). Poi, la musica e l’opera hanno un ruolo centrale nel romanzo, proprio come per la scrittrice durante gli anni della sua giovinezza. La Christie studiò diversi mesi a Parigi in una scuola di musica, peccato soltanto che soffrisse di timidezza da palcoscenico e la sua voce, per quanto apprezzabile, non raggiungesse il soprano. Altre testimonianze si trovano sempre nella sua autobiografia, ma ci sono tracce fisiche anche a Greenway, la sua casa del Devon.

Il riscontro di pubblico fu più che tiepido, mentre quello della critica si divise nettamente in due. Alcune recensioni apparvero sul The Spectator, spesso in compagnia di colleghi illustri, come Vita Sackville-West.

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Prima edizione UK Ritratto incompiuto.

Dopo Giant’s Bread seguirono altri cinque libri. Il secondo, Unfinished Portrait (Ritratto incompiuto), venne pubblicato nel 1934. Nella sua autobiografia scrive:

Poco dopo scrissi un libro che mi diede grande soddisfazione e per firmare il quale ricorsi nuovamente allo pseudonimo di Mary Westmacott. Era il libro che avevo sempre voluto scrivere, che mi sembrava di avere in mente da sempre. Era il ritratto di una donna la cui immagine di sé era totalmente diversa dalla realtà.

[…] Impiegai tre giorni a scrivere il libro. […] Non mi sembra di esser mai stata tanto stanca come quando, alla fine, dopo aver controllato che il capitolo che avevo scritto non aveva bisogno di nessuna modifica, mi buttai sul letto e, a quanto mi ricordo, dormii più o meno ventiquattr’ore. […] Naturalmente non sapevo come fosse, magari era stupido, scritto male e pieno di altri difetti, ma era scritto con integrità, con sincerità come l’avevo voluto scrivere e questa è la gioia più grande che un autore può provare.

Sotto lo pseudonimo Mary Westamacott, senza volerlo, Christie stava raccontando ai lettori i suoi sentimenti, il suo stato d’animo dopo il divorzio da Archie, come si sentiva dopo la dipartita della madre e durante quegli undici giorni in cui sparì. Se nell’autobiografia questi dettagli mancano, in  Ritratto incompiuto il quadro della situazione è più comprensibile.

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Prima edizione UK di Absent in the spring.

Segue poi Absent in the Spring, tradotto in Italia come Il deserto del cuore. Uscito nel 1944, il romanzo racconta di Joan Scudamore che, al ritorno da un viaggio in Iraq, si trova bloccata in una località del deserto isolata dal resto del mondo. All’inizio non sembra avere nessun problema, ma si ritroverà presto a dover fare i conti con se stessa, rimuginando su una certa frase che la porterà a mettere in discussione la sua esistenza. Un romanzo ben articolato che porta alla luce le dinamiche familiari di potere, ambizione e di come le relazioni e gli affetti, se portati all’estremo, possano fare più danni che altro.

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Prima edizione USA di The Rose and the Yew Tree.

Il quarto romanzo, The Rose and the Yew Tree (Rosa d’autunno) arriva nelle librerie nel 1947, ed è uno dei libri preferiti della scrittrice. Il racconto di una scalata sociale che ripercorre per certi versi le atmosfere cupe e tragiche di Nella fine è il mio principio. Una bellissima donna dell’upper class sposa un operaio che farà di tutto per elevare il suo stato, con conseguenze inaspettate. Il romanzo non venne pubblicato da Collins, ma dalla casa editrice Heinemann, che pubblicò anche gli ultimi due romanzi firmati Westmacott: A Daughter’s a Daughter (1952) e The burden (1956).

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Prima edizione UK di A Daughter’s a daughter. L’identità di Mary Westmacott era stata scoperta.

 

Il primo, uscito in Italia con il titolo Una figlia è per sempre, racconta dell’amore e del rapporto tra una madre e una figlia, di come esso possa portare a gelosie, ricatti, se spinto all’estremo. Possiamo immaginare ci sia qualcosa del rapporto tra Agatha e Rosalind, una volta paragonato il romanzo alla vita privata.

The Burden, in Italia Ti proteggerò, riprende il tema delle relazioni portate all’estremo, raccontando le vicende di due sorelle legate per la pelle, all’inizio da un odio viscerale senza senso, poi da un amore incondizionato volto alla protezione più totale. Un sentimento troppo forte che non lascia spazio né a chi deve essere protetto, né a chi protegge.

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Prima edizione UK di The Burden, l’ultimo romanzo di Mary Westmacott.

I temi sono molto simili. Come nei migliori gialli della Christie, le relazioni umane, le sensazioni, gli impulsi e i rapporti di potere sono al centro di tutte e sei le vicende, declinati in modi diversi. Non c’è per forza bisogno di un cadavere per capire che alcuni di questi romanzi sono delle vere e proprie detective stories travestite da romance (etichetta riduttiva che tende a spaventare il lettore, anche quello più onnivoro).

Leggere Mary Westmacott è sicuramente un modo più intimo per apprezzare lo stile di scrittura e il modo in cui Agatha Christie delinea i suoi personaggi, cosa che potrebbe risultare più complicata quando si ha tra le mani un giallo, forse perché troppo presi dal meccanismo del romanzo.

Per la prossima tappa della #ReadChristie2019 bisogna leggere una storia ambientata in una casa di campagna, vi aspettiamo con le vostre letture a ottobre!

-Marco

2 pensieri su “#ReadChristie2019: Mary Westmacott & Agatha Christie

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