#ReadChristie2019: Giorno dei morti & Iris gialli

Anche luglio è giunto al termine. Torna quindi puntuale l’appuntamento di fine mese con l’articolo dedicato alla #ReadChristie2019, la challenge letteraria organizzata dall’Agatha Christie ltd. che ci accompagna per tutto il 2019. Questo mese l’indicazione da seguire era quella di una “seasonal story“, ovvero una storia ambientata in una stagione particolare.

Un’indicazione un po’ vaga, che abbiamo deciso di interpretare liberamente. Molti di voi hanno letto i classici Il natale di Poirot o Il caso del dolce di Natale, per sfuggire a questa torrida estate, altri fan dell’estate hanno letto Corpi al Sole, mentre qualcuno che non vede l’ora arrivi l’autunno si è dedicato a Poirot e la strage degli innocenti.

Noi abbiamo letto Giorno dei morti, romanzo che ruota intorno all’anniversario della dipartita di Rosemary Barton, avvenuta durante una cena il 2 novembre.

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La sovraccoperta originale di Giorno dei morti, in inglese Sparkling Cyanide

“Sei persone pensavano a Rosemary Barton che era morta quasi un anno prima…” e sono proprio queste sei persone a parlare di lei. Irisa Marle, la sorella meno appariscente e bella di Rosemary ma dotata della personalità che a lei mancava, è la prima a parlare, poi è il turno di Ruth Lessing, segretaria di George Barton, uomo d’affari, di Anthony Browne, un giovane simpatico, definito “mystery man” per via della sua natura sfuggevole, di Stephen Farraday, politico e membro del Parlamento, della di lui moglie, Lady Sandra, e per finire di George Barton.

Con gli occhi di cinque innocenti e un assassino, scopriamo una Rosemary Barton differente a seconda del punto di vista: sorella, moglie, nipote, amante, amica, adultera e, infine, vittima. Si tratta in questo caso di un delitto in retrospettiva, un tipo di indagine che riusciva molto bene ad Agatha Christie (basti pensare al capolavoro che è Il ritratto di Elsa Greer). Giorno dei morti gioca sul ricordo, sulla diversa percezione dei singoli, del come non esista una sola verità, una sola versione dei fatti.

Il romanzo, come pochi altri della produzione christiana, ha come protagonista un detective che non è né Hercule Poirot né Miss Marple, tantomeno la coppia composta da Tommy & Tuppence. Infatti, e forse dobbiamo dire grazie, l’investigatore è il colonnello Race, un amico di George Barton che fa parte dell’MI5, ovvero il corpo dell’intelligence inglese. Curiosamente, è uno dei pochi personaggi ricorrenti al di fuori degli investigatori più famosi; appare per la prima volta in L’uomo vestito di marrone, per poi venire descritto come grande amico di Poirot in Carte in tavola e Poirot sul Nilo.

Oltre a questa peculiarità, Giorno dei morti (in inglese Sparkling Cyanide) è un esempio perfetto di come Agatha Christie maneggiasse e ritoccasse le sue idee per creare diverse opere, variazioni sul tema, spesso simili ma ciascuna con un’anima unica.

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Illustrazione originale del racconto Yellow Iris apparsa sullo Strand.

Se infatti Giorno dei morti venne pubblicato nel 1945 in Gran Bretagna, l’idea primigenia è di qualche anno prima, ovvero del 1937, data di pubblicazione di un racconto breve, Iris Gialli (Yellow Iris). In questo racconto, pubblicato sullo Strand, il protagonista è Hercule Poirot, alle prese con una misteriosa telefonata, con un omicidio avvenuto anni prima, con un ristorante e un tavolo decorato proprio con degli iris gialli.

La presenza di Poirot, che nel Giorno dei morti è assente, non stupisce, considerata l’abitudine di Christie di spostare le sue pedine, spesso rimuovendo personaggi ingombranti e modificando impercettibilmente la trama.

Iris gialli appartiene al periodo più prolifico della produzione di Christie: nel 1930 pubblicò il primo romanzo con protagonista Miss Marple, La morte nel villaggio, e la sua prima opera con lo pseudonimo di Mary Westmaccot, Il pane del gigante. Nel 1934 vennero dati alle stampe altri due romanzi, Assassinio sull’Orient Express e Perché non l’hanno chiesto a Evans. Per non parlare poi del capolavoro, Dieci piccoli indiani, pubblicato proprio 80 anni fa, nel 1939. Alla fine della decade produsse in tutto sedici romanzi e sei raccolte di novelle e racconti brevi (se contiamo anche l’esclusiva americana del 1939 The Regatta Mystery, il conteggio sale a sette).

La particolarità di questo periodo è, oltre all’estrema prolificità, l’alta qualità degli scritti, mai al di sotto dell’eccellenza, ma anche della varietà.

Proprio in questi anni Agatha Christie muoveva i primi passi nel mondo  del teatro e in quello tecnologico e pervasivo della radio. Nel 1930 scrisse il copione per il primo spettacolo teatrale con protagonista Hercule Poirot, Black Coffee, in italiano Caffé Nero e, sempre lo stesso anno,  insieme ai colleghi del Detection Club scrisse, e poi recitò, due radiodrammi, Behind The Screen e The Scoop.

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Agatha Christie negli studi radiofonici della BBC.

Considerata la sua esperienza, non stupisce che Agatha Christie abbia deciso di mettere mano alle sue opere per dar loro nuova vita. Wasp’s Nest, Nido di vespe, da racconto con protagonista Poirot diventa nel 1937 uno spettacolo televisivo, scritto da Christie stessa, segnando la prima apparizione catodica dei famosi baffi impomatati.

Proprio nel 1937 Iris Gialli diventa un radiodramma, anche questa volta scritto e adattato dall’autrice, e viene mandato in onda il 2 novembre 1937 alle ore 20. Se già la vicenda di Iris gialli sembra particolare, non finisce qui.

Nel romanzo (Giorno dei morti) ci troviamo in un ristorante, perciò è lecito pensare che ci sia della musica di sottofondo. Nel racconto vengono citate qua e là alcune canzoni, ma è nel radiodramma che il genio prende forma.

Yellow Iris infatti non è semplicemente un radiodramma poliziesco, ma probabilmente è il primo musical poliziesco della storia: con i testi delle canzoni di Christopher Hassall, la musica di Michael Sayer e gli arrangiamenti di Jack Beaver (famoso per aver lavorato con Hitchcock), Yellow Iris è probabilmente un prodotto che al giorno d’oggi farebbe impazzire l’audience, con un concentrato di humor, arguzia e provocazione.

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La serata conclusiva dell’International Agatha Christie Festival del 2015. In occasione dei 125 anni dalla nascita di Agatha Christie il radiodramma Yellow iris è stato interpretato dal vivo, suoni, musiche e canzoni incluse. Fun fact: l’uomo vestito di rosso è Mathew Pritchard, nipote di Agatha Christie. La signora con i capelli bianchi sulla destra è una dei parenti di Max Mallowan.

Purtroppo le registrazioni sono tutte andate perdute, però, fortunatamente per noi lettori italiani, il copione del radiodramma, insieme ai testi delle canzoni in inglese, è stato pubblicato da Mondadori nel cofanetto Tutto il teatro di Agatha Christie curato da Edoardo Erba. L’ultima volta che qualcuno ha avuto l’opportunità di ascoltare Yellow Iris è stato nel 2015, per la prima volta dal 1937, al Festival Internazionale di Agatha Christie, che si tiene nella città natale dell’autrice, Torquay.

Sono stato fortunato, perché nel 2015 ero là, al Festival. Non sono in grado di descrivere a parole l’esperienza. Se già sul testo scritto l’ironia e la frenesia del ristorante italiano e della band che suona colpiscono il lettore, è dal vivo che il testo prende vita e rapisce, facendo ridere gli ascoltatori oggi come allora. Giusto per darvi un esempio, lascio qua il testo della canzone più divertente:

I know a Lady so exotic
She’d make a dummy feel erotic,
She’s just about as ‘luring as can be!
You’ll soon be so enthusiastic,
and in the mood for something drastic,
Just listen to me,
and wait till you see:

There’s a woman in the tango band,
She’s the terror of the tango band!
Look at the rings too
Given by kings who
Wanted to win her hand!

There’s a danger in the tango band!
When she plays upon her soft guitar
She’d make millions as a movie star –
such a temptation,
Such a sensation,
You don’t know where you are –

Surely she’s perfection,
That brown complexion
That jot-black hair:
She will smile so sweetley,
You are lost completely,
Beware! For,

There’s a woman in the tango band
She’s the terror of the tango band:
O so romantic
She’ll drive you frantic
So now you understand
There’s a danger in the tango band.

Dal tango alle ballad, dal rag time allo swing, Agatha Christie crea un prodotto che anche nel panorama contemporaneo avrebbe di che insegnare a tante formule trite e ritrite.

Stupisce come un’idea, quella di Iris Gialli, sia stata declinata in diverse forme, scritte e non, e che in ognuna di esse abbia riscontrato successo, sia dove venne ampliata, come in Giorno dei Morti, sia dove venne applicata a un media, un registro e un contesto diversi.

Ancora una volta, proprio come nei suoi romanzi, incluso Giorno dei morti, Agatha Christie ce l’ha fatta sotto il naso. Cambiano le carte in tavola, i personaggi, le vicende, ma il punto focale rimane lo stesso, e non importa quanto ci si provi, ma non si riesce mai a capire come fa.


La #ReadChristie2019, non andrà in vacanza, ma continuerà anche ad agosto. La prossima tappa richiede la lettura di una storia con protagonisti Tommy & Tuppence! Davide ha letto, qualche mese fa, Avversario segreto, e ora si troverà a dover scegliere un nuovo titolo con la coppia di investigatori.

Come al solito non dimenticate di seguirci sia sul blog che su Instagram e Facebook, dove, nei prossimi giorni, vi consiglieremo qualche titolo da leggere ad agosto.

– Marco

3 pensieri su “#ReadChristie2019: Giorno dei morti & Iris gialli

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